Riprendiamo la pubblicazione

08 ottobre 2011

Gentile lettore, viandante del web riprendiamo la pubblicazione di Malus da dove l'avevamo interrotta, anche se nel frattempo il nostro autore ha messo mano anche ad alcune parti già pubblicate, pertanto per la versione più aggiornata delle pagine precedenti rimandiamo al nostro Blog principale:

Mostriciattoli On-line
http://mostriciattoli2.blogspot.com


un caldo saluto

Malus, I. Lo scoccare delle ore, 8.

Il Principe della Notte, indossava un lungo abito di seta blu scuro trapunto con piccoli zaffiri, se­deva ad uno scrittoio po­sto quasi di rimpetto alla porta, vedendola entrare si alzò per salutarla.
« Buon giorno mia Signora. Spero abbiate dormito bene e vi siate ri­presa dallo spavento ».
« Sì, grazie » rispose Desirée chinando il capo timidamente. « Sono venuta per ringraziarti per quanto hai fatto per me ieri sera. Ti devo la vita... ». Glaciale come al solito il Principe della Notte non rispose immediatamente, solo dopo un po’ disse.
« Non dovete ringraziarmi, sapete benissimo che non l' ho fatto per il vostro bene. Piuttosto sono io a dovervi chiedere umilmente perdono per non avervi accolto fin dall'inizio nel modo dovuto e avervi esposto alla famelicità dei mostri. Il mio è stato un comportamento poco nobile che non trova giustificazione alcuna. Non potrei disprezzare i vostri an­tenati per avermi condannato prima ancora che nascessi, se io stesso agissi in modo simile nei vostri con­fronti ».
« Io non ti avrei mai condannato, sei tanto carino », rispose lei con fare accentuatamente imbarazzato e civettuolo guardandolo con grandi occhi chiari e sbattendo le lunghe ciglia, ma quest’ultima osservazione non piacque molto al Principe della Notte che, infastidito dai modi leziosi, si rimise a sedere seccato ripensando all’odio che lo aveva pervaso la notte prima, sapeva che avrebbe dovuto allontanarla, ma la lunga solitudine aveva raggiunto un peso insopportabile, faceva persino fatica ad articolare le parole, non avendo mai parlato ad alta voce con alcuno, l’unica cosa che aveva pronunciato erano formule magiche, e quando lei parlava troppo velocemente aveva qualche difficoltà a capirla prontamente. Pur essendo un nemico, era qualcuno con cui parlare, non avrebbe ricevuto risposte scontate come dagli Alp; inoltre il pensiero che lo inquietava maggiormente era che una volta fuggito da Tenebricus avrebbe dovuto confrontarsi con gli altri regnanti e condottieri anche verbalmente, pertanto decise di intrattenersi con lei, tanto più che aveva letto che parlare con le donne è più difficile essendo prive di ogni logica e buon senso, quindi era un buon allenamento, così rispose secco.
« Vi ringrazio per il complimento, un po’ scontato, ma indice di cortesia » Si rimise a scrivere, forse fu uno sbaglio, poiché, se non l'avesse fatto, si sarebbe accorto che Desirée aveva uno sguardo particolare.
« Di cosa parlavate con i mostri? » Domandò distrattamente tanto per fare conversazione.
« Di un antico dilemma », rispose con non curanza Desirée, intanto studiava le spalle di Malus, pensando “ Larghe, possenti, peccato che sia un po' magro, ma gli dona, se ci fosse Sophie sarebbe una sfida fantastica” poi scotendosi dai suoi pensieri, aggiunse.
« Essere o non essere, questo è il problema ».
« E perché? » domandò incuriosito Malus smettendo di scrivere ed appoggiandosi allo schie­nale per poterla osservare più comodamente.
« Come sarebbe a dire, perché? »
« Sì, perché? Posso farvi notare mia Signora, che giacché siete viva, se ne può logicamente desumere che esistiate di già, quindi la vostra domanda è del tutto su­perflua ». Quello era sicuramente un ottimo allenamento. « Non starete per caso insinuando, che non ho ben capito quello che avete appe­na detto? » Questo non gli piaceva.

Commento a Saviano

http://www.robertosaviano.it/articoli/quel-fango-su-tutti-noi/

Profondo e acuto come suo solito, però ho pensato di aggiungere alcune osservazioni generali che mi sembrano dovute per il mio modo di vedere le cose e la mia esperienza diretta, forse ultimamente ne ho subite troppe e sono diventata pessimista: vedo tutto nero, per questo quando Saviano parla di calunnia come strumento di regime e tipico dei regimi, mi sembra che stia sbagliando, ma per difetto.

Sarebbe bello potere dire che al potere ci sono cattivi senza scrupoli che hanno ideato e ben oleato la macchina della calunnia, ma temo non sia così, per esperienza so che la calunnia è da qualche anno lo strumento preferito di qualsiasi forma di potere in Italia, piccola o grande che sia, come condannare allora i tirapiedi di Berlusconi in un Italia che purtroppo non conosce altro metodo per imporsi?

Il caso Boffo è emblematico, ormai si sa che era solo una montatura, ma a parte un po’ di rumore da parte di qualche giornalista, è stato punito qualcuno per avere distrutto una persona? Qualcosa è cambiato nella percezione collettiva? VI è stata una reale e concreta reazione a quell'attacco più che riuscito alla libertà di stampa? E badate bene che era coinvolto anche il Vaticano, e mi sembra che la calunnia continui ad essere usata quale unico e solo instrumentum regni, quasi non costituisca più reato o peccato di fronte a Dio, come se Dio si voltasse dall'altra parte per non vedere questi crimini.

Per quanto mi riguarda, penso che purtroppo in Italia, che ci piaccia o meno, si sia perso ciò che una volta ci contraddistingueva ed aveva fatto la grandezza della nazione italiana: la capacità,il genio, la ricerca del genio, il merito come lo si chiama adesso, che è un elemento profondamente legato alla verità, è la verità che non si vuole più, potrebbe fare andare avanti gli altri e non te, la si vuole mercanteggiare, piegare alle ideologie, vendere, annientare, confondere con la democrazia, una finta democrazia ben inteso, dove chi ha più consensi ha ragione. La verità legata al consenso popolare, o dei potenti che è la stessa cosa, viene svuotata della sua effettività, così come pure la democrazia ridotta ad una patetica acclamazione dei poteri, dove vince chi la racconta più grossa e ha più acclamatori o clienti o semplicemente più micorofoni. Se anche tutti gli italiani votassero che in cielo non c'è il sole, non per questo in cielo non rislenderebbe il sole! La verità non è legata e dipendente da chi detiene il potere, la verità dipente unicamente da se stessa, ha forza e vita propria.

Secondo me, questo stato di cose è dovuto al progressivo venir meno negli ultimi decenni della capacità individuale, messa da parte perché scomoda e sostituita da uomini di partito, lobby, insomma gente utile, di conseguenza da anni in Italia abbiamo dimenticato cos’ è il confronto, e soprattutto che questo consiste in un dare e ricevere, si applica solo lo scontro più basso, più vergognoso, perchè i così detti potenti sono psicologicamente troppo deboli e insicuri per affrontare gli altri, troppo traballanti perché nella maggior parte dei casi la posizione che è stata raggiunta non è stata ottenuta per merito ma per vie che non si possono dire, non c’ è la passione per quello che si fa, non c’ è il guardare in alto sfidando non gli altri, ma soprattutto se stessi, e allora… allora si ha paura, appena si vede uno sguardo poco convinto scoppia il panico e la paura rende cattivi, perché ci si rende conto che si può perdere tutto, ben sapendo che in realtà non lo si è mai posseduto realmente. Per questo secondo me le università italiane stano colando a picco nelle classifiche mondiali, perché le nostre sono bravure proclamate e tenute alte ( in Italia s’ intende non all’estero) con metodi che niente hanno da invidiare alla camorra, e chiunque non applaude o per un qualche motivo non è simpatico ai baroni viene distrutto, preferibilmente appunto con la calunnia. Allora quello che mi chiedo io è se come dice Saviano quel fango viene gettato su di noi, se è una macchina del regime pronta a colpire o se non è piuttosto una consuetudine ben oleata e diffusa a tutti i livelli compresa la sinistra e pertanto in un certo senso normale, solo che Berlusconi lo fa in modo più plateale?

In fine vorrei solo aggiungere che questi metodi sono più efficaci dell’omicidio, che ha in sé il grave rischio di fare diventare la vittima un eroe, un santo martire, e in una nazione di santi è un pericolo non da poco, mentre la calunnia distrugge la persona condannandola all’oblio, chi si ricorda di uno schifoso? Nessuno.

E così non resta altro che fare le valigie ed andare, o meglio scappare, all’estero e costruire e realizzare lì quello avresti voluto fare in Italia, quello avresti voluto donare all’Italia, ma per averlo solo voluto fare ti hanno distrutto. Intanto come dice Benigni l’Italia ha perso il sorriso, è che ha perso la passione, e ormai non è che uno sputare veleno gli uni contro gli altri, e così non si può vivere, no non si può.

Template

Ecco! Dopo una giornata di tentativi abbiamo sistemato il templates. Noi non abitiamo a Pandora ma ci piace molto, per inciso i vari mondi che circondano la Terra di Mezzo in cui viviamo, i cui accessi sono rigorosamente tenutisegreti e nascosti, non è che ci facilitino la vita, viviamo in un mondo complesso!
Speriamo che il nostro nuovo ambiente sia di vostro gradimento, tra poco riprendiamo con la regolare pubblicazione dei post.

Template

06 ottobre 2011

Template in alllestimento

stiamo riaprendo questo vecchio Blog
vi preghiamo di avere un po´di pazienza
 
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