Malus, I. Lo scoccare delle ore, 10.

15 ottobre 2011

« Oppure, Amleto ha avuto il coraggio di porsi alcune domande », controbatté Desirée, sicura di sferrare un colpo basso a Malus, ma non fu così perché con la solita flemma questi rispose.
« Terrei a sottolineare che per porsi e porre delle domande non c’è assolutamente bisogno di coraggio, ma unicamente d’acume mentale, di conseguenza più che un coraggioso questo povero disperato dà l’impressione di essere stato uno che sicuramente non conosceva se stesso, perché, vedete mia Signora, il nostro vissuto è estremamente breve, come è limitato il pezzo di terra dove si vive, ed è breve anche la più duratura fama preso i posteri, tra l’altro tramandata da generazioni di omuncoli condannati a morire senza nemmeno avere conosciuto se stessi, quindi è perfettamente inutile aspettarsi che siano in grado di comprendere una mente eccelsa. Onde per cui questi dubbi sono inutili affanni dell’anima che affliggono gli omuncoli disorientati.  Era d’aspetto sgradevole? » Desirée lo guardava sorpresa.
« Che c'entra questo? No, anzi pare che fosse un gran bel figliolo. Certo che definire Amleto un omuncolo disorientato è il colmo. È il tormento, il dramma dell’esistenza umana… », adesso Malus la guardava più perplesso che mai, quelli erano turbamenti che avrebbero potuto venire a lui, rinchiuso in un castello isolato dal resto del mondo, ma non ad un altro principe bello e libero di godersi la vita. Il mondo al di fuori di Tenebricus sembrava veramente strano e questo avrebbe potuto incidere sui suoi piani. Comunque la ragazza con la sua parlantina era una stupefacente fonte d’informazioni.
« E come si è concluso? » s’informò.
« Con la sua morte ». Malus fece una smorfia compiaciuta.
« È come ho detto inizialmente: tutti affanni e pene inutili, caratteristiche di una mente annoiata, poco istruita dominata da un’anima semplice ».
« Santa pazienza! » esclamò Desirée strisciandosi indietro i capelli ancora ribelli a causa del non-taglio.
« Ma non era un mago vero? Questo spiegherebbe la sua imperfezio­ne, paragonato a me s’intende ». E soddisfatto riprese a scrivere sulla pergamena che aveva dinanzi.
Desirée corrugò la fronte, le era venuto un dubbio.
« Esattamente tu cosa sei? Dato che dici di essere il Principe della Notte, Signore delle tenebre sei un vampiro? » Malus alzò la testa di scatto orripilato, come aveva potuto venirle in mente una cosa del genere.
« Santa ignoranza! Come… », si riprese un attimo e scandì lentamente « Io non sono un vampiro », pensò al disgusto che avrebbe provato a dovere bere sangue di qualche plebeo umano con chissà quali malattie, puzzo e sporcizia addosso, peggio degli animali.
« Scusa, ma hai qualcosa di strano così pallido e allora ho pensato… non volevo offenderti, mi dispiace ».

0 commenti:

 
Image du Blog confinianima.centerblog.net
Source : confinianima.centerblog.net