Nuovo romanzo. Purtroppo è accaduto

01 febbraio 2009

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< Per favore gentile lettore digli che fa schifo, così non scrive più >> 27


Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio,
perché forte come la morte è l’amore…

Le grandi acque non lo piegheranno
I fiumi non lo travolgeranno.

(Cant. 8,6-7)




La tempesta

Dita bambine tracciavano frenetiche cerchi nella sabbia.
Non si capiva se fosse giorno o notte, estate o inverno. La natura tratteneva il respiro e ascoltava la falsa quiete. Le foglie bagnate specchiavano sinistri bagliori troppo vicini.
Le lacrime scivolavano sul volto mentre lo sguardo si perdeva nell’infinità dell’oceano in tempesta, freddo il riflesso della spada sanguinante che teneva nella destra, intorno a lui si muovevano lunghe ombre scure. Strinse gli occhi cercando di contenere il dolore, le labbra pallide tremavano pronunciando l’antica supplica.
« Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio » Aprì gl’occhi, adesso guardava la spuma delle onde sollevarsi violenta verso il cielo, il silenzio fu colmo della sua voce.
« Perché forte come la morte è l’amore » un gemito gli bloccò la voce, a fatica senza riuscire più a vedere per le lacrime proseguì « Le grandi acque non lo piegheranno, i fiumi non lo travolgeranno » portò le mani al cuore stringendo l’elsa della spada, si piegò per il dolore che gli strappava il cuore togliendogli il respiro, cadde in ginocchio ripetendo disperato.
« Forte come la morte è l’amore, come la morte ». si appoggiò alla spada esausto.
Non era solo, si voltò di lato qualcuno lo stava osservando nascosto tra il fogliame.
« Che fai qui piccolo è pericoloso »
« Bel signore, perché piangi? » rispose il bambino.
« Ho perso il mio amore »
« Era un grande amore? »
« Assoluto »
« Ti hanno fatto molto male bel signore? »
« Ora niente ha più senso »
« Come ti chiami bel signore? »
« Nemmeno questo ha importanza »
« Anche se sono piccolo, posso aiutarti »
« Nessuno mi può aiutare, vattene non puoi stare qui »
« Sto cercano mio fratello, puoi aiutarmi a ritrovarlo? » scosse il capo desolato.
«È perduto» e riprese a guardare a largo, dove la tempesta esplodeva divorando famelica l’orizzonte, ma il bambino insistette.
« Non posso lasciarlo qui a loro… Lo capisci questo?»
« Non dovevate venire a giocare nella foresta col buio, è pericoloso » il bambino sembrò indeciso e timoroso suggerì.
« È colpa mia, solo mia. Se non puoi più salvare il tuo amore, puoi salvare mio fratello » vedendo che non rispondeva aggiunse « è anche quello amore, salvando lui salverai anche il tuo amore » e ripeté più forte come se volesse richiamare qualcosa di lontano, perduto « Amore »
« Non è possibile » chinò la testa guardando le macchie di sangue intorno alla spada, ma tremando il bambino insistette.
« Per favore, siamo solo bambini, per il tuo amore perduto fallo tornare » Il mare stava crescendo, aveva già divorato la spiaggia sottostante e risaliva la scogliera, il fragore si faceva di nuovo assordante. Il bambino non demordeva, era inginocchiato con la fronte poggiata per terra e ripeteva sottovoce « Amore ».
« Va bene, tornerà. Tornerà come la tempesta, come l’onda del mare che torna a infrangersi sulla spiaggia, tornerà, ma tu piccolo non hai paura? »
« Ho paura solo di quelli, la tempesta è mia amica »
« No, piccolo la tempesta non è amica di nessuno »
« Per il tuo amore salvalo »
« Tornerà. I tuoi cerchi non fermeranno l’uragano. Sei sicuro di volerlo? » si voltò andando via confondendosi tra le ombre della foresta e i bagliori dei fulmini. La foresta si piegò sotto la forza del vento, l’uragano era tornato e gridava la sua rabbia. La furia dei cavalloni sembrava volere divorare le rocce strappando via con odio qualsiasi cosa riuscisse a raggiungere. Lentamente il bambino alzò la testa e si guardò intorno, il vento aveva soffiato via i suoi cerchi, era solo e indifeso, si alzò, tremava, una scia di sangue si addentrava nella foresta, lo scrosciare della pioggia la stava lavando via, gli occhi color del mare si riempirono di lacrime, aveva perso tutto prima ancora di conoscere l'amore. Era un bambino solo nella foresta ed intorno a lui la tempesta.
 
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